21 Luglio 2021

Il fieno di primo taglio MAGGENGO in Italia viene tagliato con il mese di maggio/giugno, naturalmente prima al sud Italia e poi al Nord, per una evidente differenza di temperature che permettono una differente crescita dell’erba

Il secondo taglio AGOSTANO viene effettuato ad agosto quando l’erba è ricresciuta nei prati.

Naturalmente le differenze climatiche rispetto alla primavera comportano la crescita di qualità di erbe differenti.

Il fieno si può dividere in tre categorie in funzione della qualità di erba che lo compongono:

1. di leguminose (ad esempio, erba medica)

2. graminacee autunnali (ad esempio, coda di topo o fleo pratense)

3. graminacee estive (ad esempio, erba mazzolina o loietto)

La convenienza e la reperibilità dei fieni dipende dalla regione in cui ci troviamo; ad esempio, in Sardegna possiamo trovare fieni di avena e veccia (una graminacea e una leguminosa, per un migliore equilibrio). Mentre al nord troviamo, oltre ai fieni di prato stabile di pianura, anche quelli collinari e montani, che hanno composizione botanica particolare e valori nutritivi differenti.

Una volta imballato bisogna lasciarlo maturare per 2 / 3 settimane in modo che raggiunga il corretto stadio di maturazione con un’umidità di circa il 15%; in questo periodo, i batteri normalmente presenti consumano ancora piccole parti di zuccheri semplici, con reazioni che sviluppano calore; dopo questo passaggio, il fieno si può considerare “stabilizzato”. Questa fase non è necessaria per il fieno “ventilato”, all’interno del quale l’umidità in eccesso viene rapidamente smaltita attraverso l’immissione di aria calda nella massa.

Il valore nutritivo e appetibilità dipendono principalmente da due fattori e precisamente:

  1. specie botanica: le leguminose sono in generale più appetibili e più ricche di nutrienti
  2. stadio di sviluppo: erbe tagliate ad uno stadio più giovanile sono più appetibili e più ricche di nutrienti.

Altri fattori influenti:

1. condizioni locali di crescita (temperatura, precipitazioni…)

2. fertilità del suolo

3. condizioni di taglio 

4. condizioni di fienagione (ad esempio, umidità al momento dell’imballaggio)

5. condizioni e lunghezza della conservazione

6. presenza di erbe infestanti

7. presenza di polvere o muffe

8. presenza di insetti o di altri parassiti

 Si raccomanda il 75% della razione sotto forma di foraggio: questo significa per un cavallo di 500 kg una quantità giornaliera di 8 kg di fieno circa! 

Il fabbisogno energetico ma anche proteico, vitaminico e minerale di un cavallo dipende da: 

età, peso corporeo, lavoro svolto, stadio di sviluppo ed eventuali altri fattori (nevrilità, produzioni in atto ad esempio per gravidanza o lattazione, temperatura ambiente e così via).

Il fieno di qualità può fornire tutta l’energia e tutte le proteine di cui hanno bisogno la maggior parte dei cavalli in salute, che fanno lavoro poco intenso. Tuttavia, i fabbisogni vitaminici e minerali non sono coperti e quindi bisogna ricorrere ad altri alimenti o integratori. 

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