2 Maggio 2018

I consigli del Professor Domenico Bergero DVM, dipl. ECVCN.
Le allergie sono vere e proprie malattie nel corso delle quali il sistema immunitario, venuto in contatto con sostanze normalmente innocue (ad esempio, pollini) per la maggior parte degli individui, reagisce in maniera eccessiva, causando quindi sintomi a vari livelli ma in particolare respiratori e cutanei (prurito, in particolare). Le allergie sono comunque malattie multifattoriali, di difficile approccio. Le sostanze in grado di scatenare allergie sono molte: i già citati pollini, spore fungine, insetti quali i Culicoides, costituenti di alcuni alimenti o sostanze presenti nell’ambiente, con cui il cavallo viene a contatto. In tutti i casi, le sostanze in grado di provocare la malattia sono detti allergeni.
Secondo Marsella, esisterebbe una “soglia del prurito”, superata la quale i sintomi insorgono. Dunque, per trattare la malattia, è necessario riflettere su quali allergeni siano, globalmente, in grado di scatenare i sintomi.
Il trattamento delle allergie agli insetti (culicoides) poggia su tre pilastri:
• controllo del prurito
• trattamento delle infezioni secondarie
• prevenzione dei morsi degli insetti.
Affrontare il problema da uno solo di questi punti di vista non è efficace. In ogni caso, il trattamento non è sempre efficace, anzi alcuni riportano insuccessi nel 30% dei casi. Anche le diagnosi sono problematiche, basandosi spesso, al momento, sui sintomi o al più su test intradermici o sierologici.
La malattia può essere influenzata ovviamente da fattori stagionali, ma anche dal colore del mantello (pare che un mantello morello sia più a rischio di quello baio) e addirittura dallo stato di ingrassamento!
Purtroppo, nel cavallo molte dermatiti non sono classificabili in modo soddisfacente, e vengono quindi inquadrate come “ambientali” o “atopiche”: per queste, il trattamento è purtroppo sintomatico, si cerca cioè di sopprimere il prurito. In alcuni casi, si può tuttavia produrre un vaccino. Per le allergie alimentari e da contatto, la soluzione è l’allontanamento dell’allergene, attraverso razionamenti ad hoc ed ambienti che eliminino gli allergeni.
Approfondimenti:
Bettina Wagnera, William H. Millerb, Erin E. Morgana, Julia M. Hillegasa, Hollis N. Erbc, Wolfgang Leiboldd and Douglas F. Antczaka. IgE and IgG antibodies in skin allergy of the horse. Vet. Res. 37 (2006) 813-825.
Stephen D.White. Advances in Equine Atopic Dermatitis, Serologic and Intradermal Allergy Testing. Clinical Techniques in Equine Practice. Volume 4, Issue 4, December 2005, Pages 311-313.

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Category: News