23 Febbraio 2023

Il puledro ha bisogno di una corretta alimentazione per porre le basi di una vita sana.

Soddisfare le esigenze nutrizionali di un puledro è infatti necessario per garantire una perfetta crescita e, soprattutto, un corretto sviluppo. 

Ecco alcuni suggerimenti su come garantire che il puledro riceva una corretta alimentazione fin da prima della nascita.

Prima della nascita

La salute del puledro inizia dalla cavalla. Garantire che le esigenze nutrizionali della fattrice siano soddisfatte è fondamentale. Energia, proteine, vitamine e minerali vengono tutti trasmessi al puledro mentre è in utero e successivamente attraverso il latte della cavalla.

Ricordare:

• Le fattrici dovrebbero mantenere un body condition score, BSC, compreso tra 5,5 e 6,5 (sulla scala da 1 a 9 punti) per tutta la gravidanza;

• Le cavalle gravide richiedono più energia per mantenere un peso corretto in particolare nell’ultimo terzo di gravidanza, quando la crescita del feto e degli invogli fetali si fa più intensa. Di conseguenza è necessario verificare regolarmente che la fattrice riceva abbastanza alimento;

• Un’assunzione insufficiente di minerali potrebbe avere un impatto negativo sulle riserve ossee ed epatiche della cavalla. Questo perché anche i minerali vengono trasmessi al feto attraverso la placenta;

• Una mancanza di proteine causerà alla cavalla la perdita di massa muscolare, tipicamente visibile nelle prime fasi sulla linea dorsale. Infatti, nell’ultimo periodo di gravidanza, le necessità del feto diventano prioritarie rispetto a quelle della madre e, quindi, in caso di apporti scarsi, è la fattrice a risentirne per prima.

Le prime 24 ore

È fondamentale che i puledri ricevano il colostro entro le prime 24 ore di vita. Il colostro, infatti, fornisce al puledro le proteine e gli anticorpi che gli consentiranno di combattere le infezioni. Gli allevatori dovrebbero avere accesso a una scorta di colostro congelato, nel caso in cui il puledro non sia in grado di allattarsi dalla madre durante questo periodo di tempo cruciale.

Dai primi 30 giorni ai tre mesi

Durante questo periodo i puledri si nutrono con il latte materno dalle sette alle dieci volte all’ora; questo dovrebbe essere il ritmo anche se se il puledro non sta bevendo da sua madre ma da un secchio, nel caso di un puledro orfano. Bere frequentemente aiuta a prevenire disturbi digestivi come diarrea e coliche; i puledri non dovrebbero mai stare più di due ore senza bere;

I puledri in questa fase inizieranno spontaneamente a mangiare foraggio con la madre e concentrato apposito da una mangiatoia dedicata, già dai sette giorni di vita; il consumo inizialmente sarà modesto, ma aumenterà con il tempo e con il tipo di alimenti, ad esempio, l’erba è più gradita del fieno.

In questa fase bisogna infatti assicurarsi di tenere d’occhio la madre per controllare che mantenga il peso e sia in grado di produrre abbastanza latte per sostenere il puledro. Se sta diventando magra, l’energia della razione dovrà essere aumentata.

Dai tre ai quattro mesi

In questa fase, i puledri possono iniziano ad assumere foraggio e mangime concentrato in quantità importanti.

Molti puledri preferiscono il fieno non troppo secco (o, come detto, l’erba) al foraggio grossolano. Inoltre, è importante selezionare un concentrato specifico per puledri e giovani cavalli. Questi sono formulati per fornire i nutrienti di cui hanno bisogno i puledri in crescita.

Bisogna garantire che il puledro riceva una corretta alimentazione: questo lo aiuterà a fare il suo ingresso in una soddisfacente carriera anche sportiva. In caso di dubbi o problemi, contattate sempre un professionista equino di fiducia, un nutrizionista o un veterinario per domande o dubbi sulla dieta o sulla salute del puledro.

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