24 Giugno 2020

I consigli del Professor Domenico Bergero DVM, dipl. ECVCN.

Ci sono molti materiali che possono essere utilizzati come lettiera per cavalli, quella corretta può anche cambiare a seconda delle condizioni di salute, della presenza di ferite o malattie che il cavallo può avere. Come materiali da lettiera, a titolo di esempio, si possono usare paglia, trucioli, segatura, torba, carta, canapa, lolla di riso eccetera. La lettiera crea un vero e proprio cuscino tra il pavimento e gli zoccoli del cavallo, in modo da dare sollievo e tenere caldo. La quantità di lettiera da usare deve essere tale per cui il pavimento non si deve vedere, né percepito dal cavallo quando si muove nel box.

La lettiera ideale deve essere:

  • assorbente
  • confortevole
  • una volta utilizzata, facilmente convertibile a letame,
  • poco costosa,
  • asciutta,
  • priva di polvere e di allergeni,
  • facile da separare tra parte pulita e parte sporcata dalle feci ed urine,
  • ecologica (anche in termini di produzione e trasporto a minimo impatto ambientale e ovviamente compostabile),
  • facilmente reperibile,
  • sana (priva di patogeni e di altre sostanze pericolose),
  • facile da immagazzinare senza spreco di spazio,
  • non appetita dal cavallo.

A questo scopo si utilizzano trucioli, segatura e pellet di legno che si rigonfiano in fretta quando il cavallo li pesta o quando vengono un poco spruzzati con acqua, formando un cuscino da cui si possono allontanare facilmente, con una forca, le parti imbrattate da feci o che hanno assorbito urine. Dopo aver rimosso le parti sporche, nuova lettiera pulita può essere aggiunta in poco tempo.

La paglia è la parte aerea delle piante dei cereali autunno vernini (orzo, frumento, avena….) ed è forse la lettiera per cavalli più tradizionale. Si pensa in genere che sia molto confortevole per il cavallo, ed è quella più utilizzata per fattrici e puledri perché non intasa le vie respiratorie di questi ultimi. I trucioli sono spesso più polverosi e possono essere abrasivi per i genitali e le mammelle della madre. Durante il parto, gli arti del puledro possono fuoriuscire e rientrare, portando con sé all’interno trucioli e segatura.

La paglia deve essere preferita anche perché i trucioli potrebbero contenere un batterio, la Klebsiella pneumoniae, che può causare infezioni riproduttive e sepsi neonatale. Nel puledro, penetra attraverso l’ombelico sul quale spesso i trucioli si appiccicano, mentre la paglia non presenta questo problema. Questo batterio inoltre non è facilmente presente sulla paglia. I puledri neonati passano poi molto tempo sdraiati, e possono facilmente inalare segatura e polvere, sporcarsi con questi materiali gli occhi, o addirittura ingerirli. Anche nelle bovine lattifere, le lettiere i truciolo possono indurre mastiti da Klebsiella pneumoniae più frequentemente.

Segatura, trucioli e sottoprodotti delle segherie sono facilmente reperibili. I trucioli sono considerati molto assorbenti, ma a volte non assorbono molta urina, che in questo modo scivola semplicemente dalla superficie della lettiera al pavimento. Dopo poco, il colore della lettiera cambia e diventa più scuro, ma questo non significa necessariamente che la lettiera è sporca. Anzi, i trucioli leggermente anneriti sono spesso quelli che meglio assorbono le urine e permettono di rimuoverle dal box. Una buona pratica dunque è di spostare i trucioli anneriti nelle parti del box dove il cavallo è solito urinare. Sicuramente  la qualità dei trucioli si valuta in base alla bassa polverosità e all’alta capacità assorbente.

Strisce di giornale, cartone, carta compressa ed altri prodotti cartacei possono anche essere utilizzati, con alcuni vantaggi: buona assorbenza, facilità nella pulizia dei box, assente polverosità (ottimo per cavalli con problemi respiratori), ingestione molto improbabile, facile compostabilità; accanto a questo, tuttavia, i lati negativi sono: alcuni cavalli sono sensibili all’inchiostro, i cavalli con pelo chiaro possono facilmente essere macchiati, i mucchi di strisce di carta sono facilmente dispersi se c’è vento, mentre diventano molto pesanti quando sono imbibite di urina.

La torba è quasi priva di polvere, assorbente, facilmente compostabile. E’ utile per cavalli con problemi respiratori, ed essendo molto morbida è adatta per cavalli con problemi agli zoccoli, ad esempio nella laminite.

La lolla di riso è utilizzata nelle zone dove questo materiale viene prodotto, i vantaggi sono il basso costo ed il discreto potere assorbente, i principali svantaggi sono la voluminosità e il fatto che qualche cavallo la ingerisce, con rischi di coliche da impaccamento.

Nello scegliere il materiale per una lettiera, sono quindi da considerare lo stato di salute e il confort del cavallo, tenendo presente anche la temperatura, la ventilazione, e il tempo che il cavallo trascorre nel box. Nel caso in cui il cavallo passi molte ore nel box, un cuscinetto (ad esempio, un materassino in materiale gommoso) potrebbe essere utile tra pavimento e lettiera. Il problema principale è comunque la salute del sistema respiratorio: muffe, ammoniaca e polvere mettono a rischio tutti i cavalli, ma quelli con problemi respiratori in particolare di conseguenza lettiere con la minima polverosità e una gestione di scuderia che le mantenga pulite sono sempre una scelta importante per il benessere dei cavalli.

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Category: News